SIMPPAR 2023 – Best of Show
2023 . 07 . 13 |
Già dalla sua presentazione, la 31ma edizione del SIMPPAR – la Fiera Professionale dedicata alle materie prime e ai servizi per l’industria della Profumeria vuole rompere gli schemi. Creata nel 1991 dalla Società Francese dei Profumieri come evento biennale, si svolge per il secondo anno di fila, diventando così un appuntamento annuale capace di richiamare sempre più profumieri, creatori ed altri professionisti oltre alla stampa e, soprattutto, un numero crescente di giovani studenti internazionali perlopiù iscritti alle Scuole di Profumeria francesi come l’ISIPCA e l’École Superieure du Parfum.
Sebbene la ricerca di naturali e sintetici abbia avuto una notevole accelerazione negli ultimi anni, un convegno annuale farà fatica a tenere il passo sfornando sempre nuove materie prime; tuttavia, questo salone senza troppi fronzoli, schietto e conviviale rimane imperdibile per i professionisti.
È mattino presto del 31 maggio e c’è già un viavai all’Espace Champerret di Parigi: una fiumana di oltre 3300 visitatori sono accorsi per vedere 110 espositori da 24 paesi, circa 1000 in più dell’anno scorso in linea col crescente interesse di un pubblico più ampio di tecnici.
Questo lascia spazio ad un’altra novità: in apertura è stato annunciato che il prossimo anno la fiera si trasferirà a Grasse. Una volta di più, questo mette in risalto il ruolo centrale della regione grassoise come la capitale della profumeria e del savoir faire francese in connessione col territorio ed i coltivatori della triade di fiori iconici: gelsomino, tuberosa e, naturalmente, Sua Maestà la Rosa Centifolia.
Tornando all’edizione 2023, le parole chiave sulla bocca di tutti sono sempre più sostenibilità, trasparenza e approvvigionamento consapevole e certificato. Iniziamo quindi questa carrellata fra gli stand lungo i percorsi della Fiera tappezzati in verde.
Capua 1880
Forse sarà perché lo stand di Capua 1880 è sempre vicino all’ingresso, ma dalla mia prima fiera iniziare da qui è diventato una specie di rito propiziatorio. O forse è perché ne vale sempre la pena.
Dalla loro tecnologia NatProFile® che tratta gli scarti di lavorazione ottenendo liquidi ricchi di componenti volatili nasce la nuova collezione super trendy di essenze naturali di frutta. L’estratto di Fragola è così allegro e succoso da scatenare inconsapevolmente il sorriso con la sua polposità tridimensionale dalle sfumature zuccherine, floreali e appena erbacee. La voglia di paesi lontani è nell’aria con l’untuosità dell’estratto di Banana che utilizza sia la polpa che la buccia. La apertura potente di note verdi e floreali fa da trampolino ad un tuffo dentro uno spumoso frullato di cocco e platano. La perla del trio però è la strabiliante estrazione di Amarena: l’arazzo di sfumature balsamiche, erbacee e cinnamiche che diffonde regala l’illusione di gustare le drupe color rubino annusando tabacco intinto nel miele e confetti alla mandorla.
Simone Gatto
Breve tappa allo stand di un'altra eccellenza italiana degli agrumi. Simone Gatto mi ha mostrato il classico Bergamotto calabrese FCF (senza furo-cumarine) ricco di etil-linalolo, oltre al Limone Decolorato dalle sfumature aldeidate e appena verdi e floreali. La cosa più cool era l’essenza di Arancia Sanguinella ottenuta per distillazione degli scarti di produzione del succo, perciò 100% da materie di riciclo. Non potevo non notare il suo aroma tipicamente solare, succoso e zuccherino: è l’inconfondibile colonna portante su cui Jean-Claude Ellena ha costruito Arancia Rossa della collezione Viaggio in Italia di Laboratorio Olfattivo.
Albert Vieille / Givaudan
Givaudan mancava da un po’ di anni, perciò è stato bello vederli tornare con un set chic in stile Bauhaus dominato da un enorme organo da profumiere contro una parete antracite. Se non ci sono novità lato sintetici, Albert Vieille che è stata acquisita dal gruppo poco prima della pandemia ha esposto naturali eccellenti. Primo un’Assoluta di Ambretta di provenienza Equador-Perù che si apre con una nota diffusiva di sakè su un aspetto rizoma d’iris. Parlando poi di note di grande tendenza che si insinueranno nei prossimi lanci in profumeria, sicuramente c’è il cardamomo. Lo straordinario e vibrante Cardamomo India “Orpur” CO2 è estratto dai baccelli interi ancora verdi invece della solita lavorazione dei semi secchi, regalando così un profilo dalla trama ricchissima. Un classico come l’Assoluta di Vaniglia del Madagascar non poteva mancare con la sua irresistibile sontuosità caramellata e quasi cuoiata proprio come l’odore dei baccelli scuri essiccati.
Astier Demarest
Il biglietto da visita di Astier Demarest è un Patchouli Coeur del Burundi setosissimo con accenni di fave di cacao torrefatte. Mi ha colpito anche il loro finissimo Neroli, delicatamente floreale e appena mielato, oltre al Petitgrain, entrambi frutto della collaborazione col loro partner tunisino Shedan.
Tutti quanti sono “Fair for Life”, una certificazione che pone l’accento su requisiti sempre più stringenti per le materie prime della profumeria: una filiera equa e solidale che garantisca la remunerazione e il sostegno ai coltivatori e braccianti, contribuendo al miglioramento della loro qualità di vita attraverso la sostenibilità delle loro industrie e comunità.
DSM - Firmenich
Ci sono passato molte volte in due giorni, ma il premio allo stand più affollato va a Firmenich, or per meglio dire a DSM – Firmenich dopo la recente fusione. Ho dovuto fare la fila sotto il logo nuovo di zecca per almeno dieci minuti. Fortunata Meno male che ero in buona compagnia del collega scrittore e membro del Comitato Tecnico dell’Osmothèque Olivier Pierre David e delle sue amiche. Sfruttando al meglio la tecnologia FirAbs, una co-estrazione che combina captive di sintetisi e materie naturali, è finalmente disponibile la loro ultima Ambrette Firabs che odora di liquore alla pera e muschio talcato. Un altro cardamomo di nuova generazione ruba la scena con l’estrazione di Cardamomo SFE (estrazione mediate fluido supercritico) dai baccelli verdi di cardamomo del Guatemala, splendente come un’olivina. Per quanto riguarda la sintesi, ho potuto risentire il gioiello della linea Beyond Muguet Lilyflore, ma soprattutto il nuovissimo Mimosal, una simpatica mimosa ozonica infusa di ciclamino che trovo molto versatile. Per mettersi al riparo da future restrizioni, la società svizzera introduce il Cyclopidene come rimpiazzo a metà fra metil para-cresolo e benzoato di metile, cioè un ylang-ylang mandorlato ed animale e il Doremox per rimpiazzare l’ossido di rosa o l’etere difenilico.
Floral Concept
Garbo e materie prime eccellenti vanno di pari passo da Floral Concept con Julien, il figlio della fondatrice Frédérique Rémy. Il nuovo sito produttivo di Saint Cézaire, Pays de Grasse inaugurato l’anno scorso ha permesso all’azienda di espandere il catalogo con belle novità. Così, dopo un ripasso dei classici, rosa bulgara, turca e marocchina, tuberosa Indiana, incenso, ecc. un Legno di rosa del Perù “for life”[1] colpisce per la sua freschezza tipo lavanda floreale.
Dopo un guizzo di citronella iniziale, l’olio di Geranio Rosat suona familiare: fragoline di bosco su un letto di foglie vellutate. L’affascinante Cypriol Coeur sa di foglie essiccate di tabacco con qualcuno che fuma un sigaro non troppo lontano, mentre il Veriver Haiti Coeur fonde il gusto amarognolo del pompelmo con la mineralità erbacea dei prés salés (la vegetazione salmastra sulla battigia in Normandia). Il mio cuore però è tutto per l’Assoluta di Cera d’Api spagnola, tutta opulenza ambrata, miele e liquirizia. Julien mi spiega che è così perché le api si nutrono dei fiori di cisto, golosone!
Robertet
Un altro contendente al titolo di stand più affollato, qui c’è un flusso incessante di persone che chiedono di annusare e bere! Al centro, il Cocktail Bar Robertet serviva bibite fatte con una nuova gamma di materie prime deliziose. Il focus è su CleanRscent (pronunciato con la “erre” francese come cleaner scent), una nuova collezione ottenuta da un processo estrattivo brevettato hexane-free a basso consumo energetico. Una gustosissima Assoluta di Vaniglia Bourbon (Ecocert, Fair for Life e da agricoltura bio certificata) floreale, talcata e meno animale che mi ha riportato alla classica infusione di baccelli. L’Assoluta di Fava Tonka Tostata del Venezuela era ancora più golosa, come bere un bicchiere spumoso di latte toffee. Ci si ritrova direttamente in un’assolata isola del mediterraneo con l’estratto di legno di cipresso decolorato, inaspettatamente caldo e resinoso come un legno arso dal sole. L’amore a primo sniffo però è scattato con l’estrazione speciale di Gelsomino Sambac India CO2 (senza la tipica nota indolica e di gomma da masticare) che sa di fiori freschi infusi nell’olio di mandorle e con l’essenza di Ylang Ylang Bianco di Nosy Be (a basso livello di metil para-cresolo ed estragolo) così piccante, dolce e talcata da sembrare un mazzo di dianthus rosa e gigli candidi.
Biolandes
L’anno scorso Biolandes ci ha portati al cinema col suo estratto di popcorn, quest’anno invece ci spediscono dritti in Québec a saggiare i primi frutti (tutti da agricoltura bio certificata) della recente acquisizione dell’azienda canadese Labrador Production. L’olio essenziale di The del Labrador (Ledum groenlandicum) apporta una speziatura originale che ricorda il cumino e il carvi, con un avvio di menta dolce dall’effetto benessere. Come mi spiega l’espositrice allo stand, la pianta stessa è molto conosciuta in aromaterapia per le sue virtù stimolanti ed è un emblema di resilienza essendo il primo arbusto a crescere dopo i tanti incendi boschivi in Canada. Con la seconda produzione locale, la Corteccia Resinosa d’Abete, sento la freschezza della trementina seguita da un’ambra polverosa, decisamente meno pinolo del solito balsamo d’abete. Per finire, un’essenza di Carota Rettificata da un mix di semi non fertili (che perciò lo rende un materiale di riciclo) da Francia/India mi riporta all’istante alle pesche e albicocche sciroppate, super lattonico.
Bontoux
Chez Bontoux il viaggio comincia dalla Provenza, dato che l’azienda è membro del fondo SPLP (Sauvegarde du Patrimoine Lavandes en Provence) a supporto dei coltivatori di lavanda francesi. L’Assoluta di Lavanda MD (distillazione molecolare) “Pur Coeur” offre un profilo davvero gustativo come un’arnia grondante miele di lavanda. Rimanendo in Francia, abbiamo un evocativo olio di Cipresso molto conifera ed un olio di Semi di Carota tendente all’iris legnoso, poco fruttato rispetto all’assoluta di carota. Il sole risplende nel Bergamotto Reggio Rettificato del loro partner calabrese Patea e dalla Spagna un succoso Yuzu dalla frizzantezza esilarante simile al mandarino verde. La stessa allegria sprizza dal Ginger Fresh organico del Madagascar, così corposo e materico da mettere l’acquolina. Quando si parla di spezie però, il chiodo di garofano regna sovrano e l’olio di Chiodo di Garofano Madagascar di Bontoux è davvero inebriante con la sua piccantezza polverosa ed animale. Da lì derivano anche l’eugenolo isolato naturale, così fumoso e cuoiato lo vedrei bene per dare nuova linfa agli accordi oud-camoscio.
IFF / LMR
Laboratoire Monique Rémi non delude mai sulla qualità e i nuovi nati della collezione Citrus Pure Premium, olio di Limone e Arancio (di gran tendenza ultimamente) spremuti a freddo sono luminosissimi. Anche l’essenza di Neroli Egiziana era sotto i riflettori con il verdissimo olio di Lentisco Rettificato Marocco. Il naturale più innovativo che ho sentito però è l’essenza di Foglie di Curcuma India: non solo deriva dal riciclo di scarti, ma apporta una frizzantezza di verbena e limone pepati che già da sola sarebbe quasi una colonia moderna. Quanto ai sintetici, la novità è l’uscita del captive Operanide, una molecola che unisce la diffusività dell’AmberXtreme al vellutato Cashmeran con un tocco soffice e muschiato. Performante ed elegante!
Kaapi Ingredients
Il Brasile ha un posto speciale nel mio cuore per la sua natura incantevole e la sua preziosa biodiversità. Mi ha fatto piacere veder esporre Kaapi Ingredients, il prima società di San Paolo a produrre materie prime naturali autoctone non solo perché sono interessanti, ma anche per l’attenzione che pongono alla qualità, sostenibilità e al benessere della loro manodopera. Il Balsamo di Copaiba è rinomato perché balsamico e terroso come il patchouli, ma chi ha mai sentito parlare dell’olio di Egletes? Ecco, si tratta di una margherita tropicale inizialmente fresca, terpenica, quasi mentolata che poi si apre a sfumature di maté e tuberosa, mango e mirtillo. Davvero complessa. Pungente con accenni anisici, l’olio di Amazongrass è un degno sostituto della citronella. Ultimo ma non meno importante, l’olio di Priprioca (cyperus articulatus) si estrae dalle radici e si sente dalla sua sapidità nocciolata simile al vetiver, qui unita ad un sottile accenno fungino.
Mane
Condividere parte dell’esplorazione con persone competenti e simpatiche come l’editorialista di Nez Aurelie Dematons è sempre un piacere, così ci sediamo assieme al tavolo di Mane. Veronique Nyberg ci spiega il suo ruolo come Vicepresidente Profumiere del comparto Creazione Profumeria Fine che ha il compito di supervisionare tutti i brief che arrivano per indirizzare al meglio la ricerca tecnica ed anticipare le tendenze. L’estratto di The Nero dello Sri Lanka parte con toni da spinacio bollito e carciofo svela subito l’intento iniziale di usarlo come aroma alimentare. Il suo drydown edibile fra the fermentato, tabacco e fieno però l’ha reso interessante anche per la tavolozza del profumiere, oltre al suo punteggio Green Motion™[2] di 92/100. Presentato la prima volta l’anno scorso a Pitti Fragranze, l’Assoluta di Rosa Lani dalla Moldavia viene da un incrocio fra rosa Alba e Damascena. Rosa rugiadosa e fruttata, di natura ha livelli bassi di metileugenolo. Il Benzoino Pure Jungle Essence™ con il suo profilo irresistibile di rhum, zucchero di canna e marroni canditi e lo stellare Gelsomino Sambac E-Pure Jungle Essence™ molto fior d’arancio e gomma da masticare sono due splendidi esempi di classici reinventati. Lato sintetici, il Patchoulil Acetato si nota per il suo effetto chypre sapido che ricorda il patchouli e l’Orcanox™[3]. Per finire, FloraPeel™ è una specialità esperidata che incorpora il captive Bigarone™, e a proposito di biotechnologie, il Melbatone™ è un sostituto naturale green del classico lattone C14 dall’aroma più succoso come la polpa di pesche ed albicocche.
Payan Bertrand
Lo scenario da Payan Bertrand punta tutto sull’estate in quota con un’accogliente baita alpina in linea con le ultime novità. Dopo aver sentito l’Ambrettone, una specialità muschiata che associa un’estrazione CO2 frazionata di ambrette con altri naturali, faccio un ripasso dell’anno scorso con l’assoluta di Paleo Odoroso (anthoxanthum odoratum) di Grasse che mi riporta ai miei giochi d’infanzia in mezzo al fieno e l’estratto di Trucioli di Quercia liquoroso e vanigliato. La prima novità è l’estratto di Cacao Torrefatto del Camerun che offre un contrasto col suo aroma intenso di chicchi di cacao confettati. Le più belle scoperte però sono il Ginger Fresh Indonesia dal frizzo gustoso di zenzero candito e la raffinatissima Assoluta di Sambuco della Bulgaria piacevolmente condiviso con la Maestra Profumiera Patricia de Nicolaï che concordava sulla bellezza sfaccettata di questo tabacco floreale dagli accenti di miele di castagno e fichi secchi.
PCW France
Se l’anno scorso mi aveva colpito la selezione di diverse specie di boswellia, ora è la volta delle spezie col Pepe Nero SCFE che mi riporta ad una pineta marittima e all’olio di Radice di Curcuma col suo aroma di carvi grigliato, ma molto dolce e talcato. Xavier Blaizot che di recente a preso il comando dell’azienda di famiglia, lo consiglia come boost naturale alla vaniglia. Concepito in origine come aroma, l’Olio di Caffè indonesiano fornisce l’insolita freschezza del caffè shakerato. Ultim’ora: PWC presto lancerà una collezione di isolati naturali a riprova che vedremo sempre più creazioni di profumeria naturale sugli scaffali in futuro.
Synarome
Synarome è fra le aziende più storiche dell’industria profumiera e mantiene ancora in vita basi iconiche come la ruggente Ambrarome dal cisto spagnolo e il dissoluto Cuir HF[4]. La nuova collezione Metamorphosis accoglie specialità basate sulla trasformazione naturale delle biomasse. Essenza rettificata di Arancio Amaro della Costa d’Avorio, dalla gommalacca la Scentolide 99% identica all’Ambrettolide ma 100% vegana, dall’olio di lino l’etil linolenato con sentori untuosi di sesamo grigliato e fieno, mobilio lucidato e atelier di pittura. Dulcis in fundo, il Benzoino Resinoide del Laos invecchiato che ha perso la sua grana da carta d’armenia per fondersi come caramello biondo infuso di faniglia e cannella. Da perdere la testa.
Takasago
Se come sembra, la ricerca sui naturali sta vivendo un momento d’oro, i nuovi sintetici non sono da meno da Takasago e tengono conto di tre aspetti come mi spiega il Vice President Lee HongJoo. Da dove provengono? Come si comporta la molecola nell’ambiente? Che utilizzo ha? In risposta a questi criteri, hanno presentato l’Hindinol (frazione laevo-legno di sandalo Mysore, pensate ad un sandalo lattonico e muschiato), Dextramber (un Norlimbanol-Dextro meno secco e più ambrato), Polyambrol (più legnoso e meno putrescente dell’Ambrinol) e il Laevo-Citronellol Acetato che unisce il citronellolo agli aspetti fruttati della rosa, finanche a ricordare alcuni gerani che odorano di fragola.
Sustainable Sandalwood
La tipica pastosità lattea dell’olio di Sandalo Mysore è da sempre un riferimento ed è ancora la materia di cui sono fatti I sogni come si può apprezzare da Quintis Sandalwood. Producono anche olio di Santalum album australiano appena più verde e tostato, ma comunque così soave da essere oggigiorno un’alternativa valida con cui sognare.
Ciò si riconferma anche da Copperhead Sandalwood, una giovane azienda australiana che produce anche trucioli e polvere di sandalo che può diventare un sontuoso esfoliante corpo naturale, provare per credere. Come ho potuto confermare loro, la produzione di quest’anno è anche meglio di quella precedente. Di questo passo, non oso immaginare il livello di eccellenza che il sandalo australiano potrà raggiungere il pochi anni.
Come sempre il primo giorno termina col tradizionale cocktail della Societé Française des Parfumeurs che coincide con la cerimonia di consegna del Prix International du Concours du Jeune Parfumeur. Il tema perfettamente centrato con la tappezzeria era “Il verde in profumeria come il blu monocromo di Yves Klein e il nero di Pierre Soulages” e la vincitrice Christy Belson, stagista di Givaudan, ha giocato audacemente nel suo Hemp Escalate un legnoso verde che sposa l’eleganza dell’alloro con la canapa su un letto di oud ambrato.
I giovani profumieri, la creatività, l’innovazione, ci sono tutti gli ingredienti in questo evento immersivo per celebrare l’Arte della Profumeria e definire il panorama olfattivo di domani.
Da Parigi è tutto, arrivederci l’anno prossimo a Grasse!
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[1] La certificazione For Life Social Responsibility ha un paradigma ampio e richiede di rispettare criteri che includono la responsabilit’ ambientale, condizioni di lavoro eque, trasparenza ed una relazione con la comunitià.
[2] Green Motion™ è uno strumento proprietario capace di misurare la sicurezza e l’impatto ambientale degli ingredient di una fragranza o di un aroma alimentare su una scala da 0 a 100. Il suo punteggio deriva da un adattamento dei 12 Principi della Chimica Verde così come definiti nel 1998 a partire da dati quantificabili.
[3] Un captive aromatico simile al Cashmeran che proviene dal riciclo di sottoprodotti esausti della distillazione della salvia.
[4] Base cuoio affumicata ed animale creata nel 1926 da Hubert Fraisse (da cui le iniziali HF), il padre del co-autore di Arpège André Fraisse.