Incontriamo l’Italian Perfumery Institute - A tu per tu con il Presidente Maurizio Cavezzali
2023 . 06 . 01 |
L’Italia è universalmente riconosciuta come la culla del profumo e, nonostante la Francia debba molto alla figura di Caterina de Medici per aver gettato oltralpe il seme della profumeria, per molto tempo chiunque volesse lavorare nel settore non aveva altra scelta se non emigrare laggiù per frequentare le scuole di Profumeria.
Negli ultimi tempi le cose sono migliorate comunque e oggigiorno in Italia ci sono vari centri di formazione a riguardo. Da Dicembre scorso per fortuna ce n’è uno in più, l’Italian Perfumery Institute.
Avvalendosi dell’esperienza di Equipe International e del successo di Esxence – The Art of Perfumery Event, l’Italian Perfumery Institute è nato come Scuola di Educazione Superiore per mettere in atto sul territorio italiano un corso di studi qualificato per dare valore alla sensorialità e alla storia del profumo. L’offerta didattica è specialmente formulata per sviluppare a vari livelli le conoscenze di base della profumeria e formare figure professionali specializzate attingendo alla tradizione della profumeria italiana con un occhio al futuro e alle nuove generazioni di talenti.
Ogni anno più di 400 nuove fragranze vengono immesse sul mercato internazionale generando un turnover di mercato stimato in circa 43.9 miliardi di euro. La profumeria cresce incessantemente reinventandosi attraverso il potenziamento del canale di vendite online e sperimentando piattaforme di comunicazione innovative e forme di narrazione attuali. Tendenza confermata anche in questi anni così difficili, dove la pandemia ha portato alla ribalta l’importanza del senso dell’olfatto e la sua connessione primaria col benessere, oltre ad essere un mezzo per esprimere la propria personalità.
In questo scenario globale, l’Italia si distingue come il quinto mercato mondiale dietro a USA, Francia, Germania e Regno Unito. Inoltre, l’interesse in costante aumento per la profumeria di nicchia o, come qualcuno preferisce chiamarla, profumeria artistica e in generale per la profumeria come forma di saper fare ed espressione creativa, trova fin dai suoi inizi nel panorama Italiano un mercato d’elezione. Perciò studiare profumeria in Italia è un modo efficace per poter accedere ad opportunità di lavoro concrete.
La prima voce che balza all’occhio dal catalogo formativo dell’Italian Perfumery Institute è il programma di studi come “Fragrance Evaluator & Marketing Specialist”. Il corso è gratuito e riconosciuto a livello europeo ed è aperto ad appassionati e professionisti del profumo. Per iscriversi è necessario avere un diploma di scuola superiore o un diploma professionale, oltre ad essere residenti in Lombardia.
Il primo corso presso la Fondazione Cova in Corso Vercelli nel cuore di Milano è iniziato lo scorso dicembre con frequenza obbligatoria. Rivolto a persone dagli interessi più svariati ed appartenenti a diverse fasce di età, punta a formare professionisti pronti ad entrare nel mercato del lavoro attraverso programmi di stage che coinvolgono direttamente aziende di punta del settore. Dopo aver completato il corso, i partecipanti riceveranno un attestato di alta specializzazione tecnica equivalente al IV livello del EQF riconosciuto nel mercato del lavoro nazionale ed europeo che consente l’accesso ai corsi ITS.
Ma cosa fa esattamente un Fragrance Evaluator & Marketing Specialist?
In parole povere, è la persona più vicina al profumiere, il “naso” che compone le fragranze, ed è responsabile di far coincidere ciò che il cliente vuole e ciò che può essere assimilato favorevolmente dal consumatore con un’attenzione particolare alla performance del prodotto e al rispetto dei requisiti normativi. Di solito, un Fragrance Evaluator lavora per una Casa Essenziera o per aziende dell’industria profumiera, ad esempio marchi di profumi, aziende cosmetiche o che si occupano di home care con cui collaborare per lo sviluppo di nuovi progetti olfattivi. Le conoscenze sviluppate dagli studenti durante la formazione consentiranno loro anche di intraprendere diversi percorsi di carriera come consulenza alle vendite, sviluppo di prodotto, marketing e comunicazione o, perché no, avviare una loro attività imprenditoriale nel mercato del profumo sfruttando i fondamenti acquisiti.”
Lo sviluppo di una fragranza è molto più complesso di come possa sembrare e attraversa diversi stadi dove questo tipo di figura gioca un ruolo importante. Il Fragrance Evaluator si occupa di ciascuno stadio del progetto, dalla comprensione del brief del cliente fino al risultato finale, mantenendo sempre una visione globale su quanto richiesto dal mercato di riferimento e dal consumatore target. Ciò consente anche di indirizzare al meglio la strategia distributiva per esempio.”
Per capire meglio l’offerta formativa dell’Italian Perfumery Institute e come viene messa in atto, ho preso il telefono ed ho chiamato una vecchia conoscenza dello scenario italiano del profumo, Mr. Maurizio Cavezzali, fondatore di Equipe International, co-fondatore di Esxence – The Art Perfumery Event e di rencente nominato Presidente del’Italian Perfumery Institute. Da perfetto gentiluomo, ha accettato di buon grado di rispondere alle mie domande.
Caro Maurizio, è passato un po’ di tempo dalla nostra ultima intervista. Apprezzo davvero molto la sua disponibilità. Grazie, passiamo direttamente alle domande.
- Innanzitutto, mi incuriosisce il nome "Istituto Italiano di Profumeria", che si rivolge a un pubblico internazionale, pur mettendo in primo piano l'Italia. Cosa significa e quali valori rappresentano oggi l'italianità nell'industria del profumo?
Ci siamo interrogati a lungo sul nome e abbiamo capito quanto fosse importante sottolineare le nostre origini. L’ Italia è un Paese unico che si distingue nel mondo per creatività, artigianalità e bellezza. Anche la profumeria fa parte di questo circuito virtuoso. - Quando e come è nata l'idea di fondare l'Istituto Italiano di Profumeria?
L’idea è nata anni fa, e vedendo crescere sempre più Esxence e l’interesse dei giovani per il mondo del profumo abbiamo capito che era arrivato il momento per iniziare.
Con Equipe International ci occupiamo di formazione in diversi settori e negli anni abbiamo contribuito ad avviare diversi corsi e scuole di alta formazione. Siamo inoltre a fianco di diverse Università supportando corsi e master in comunicazione, marketing e design, e spesso portiamo Esxence come spunto per gli studenti dal quale partire per creare progetti innovativi. Lavorando a stretto contatto da un lato con le accademie e dall’altro con tante aziende del settore profumo/beauty abbiamo compreso la necessità di aver un luogo dove coltivare i talenti e portare la cultura del profumo ad un livello accademico, per creare dei percorsi specializzati e accessibili per tutti, soprattutto i giovani che fino ad oggi per avere una formazione tecnica dovevano necessariamente trasferirsi all’estero. Abbiamo scelto di iniziare con un corso dedicato in particolar modo ai neo diplomati, ma non solo. Questo primo corso di Italian Perfumery Institute è partito anche grazie alla collaborazione con due partner ITS Nuove Tecnologie della Vita Academy scuola di Alta Specializzazione Tecnica Post Diploma, l’unico Istituto Tecnico Superiore in ambito chimico in Italia e CFF Creative Flavours & Fragrances, tra i leader in Italia nella creazione di fragranze.
Un corso che siamo riusciti a rendere gratuito grazie al supporto di Regione Lombardia. - Passiamo allo studio del corso per "Fragrace Evaluator & Marketing Specialist", iniziato a dicembre. Chi è il candidato ideale a cui il corso è particolarmente adatto?
La figura del Fragrance Evaluator & Marketing Specialist è un professionista che opera all’interno di case essenziere e di aziende del settore della profumeria e del beauty, collaborando allo sviluppo di nuovi progetti olfattivi.
Il candidato ideale è una persona che desidera acquisire competenze trasversali sul mondo del profumo per poi valutare percorsi professionali differenti, all’interno di case essenziere e non solo. Potranno lavorare come consulenti per brand e aziende del settore, nelle vendite, nello sviluppo prodotto, nella comunicazione e nel marketing. Avrà inoltre le conoscenze di base per avviare attività imprenditoriali nel mondo della profumeria. - Può dirci qualcosa di più su come è strutturato il corso?
Il corso si compone di due parti, una teorica in aula (550 ore) e una pratica (450 ore) presso le aziende.
Gli insegnamenti sono sia teorici e che pratici. Alcuni esempi: dalla storia del profumo, analisi sensoriale, studio delle materie prime e tecniche di composizione, analisi dei mercati, packaging design e sostenibilità della filiera, social media management e web writing.
Gli studenti lavorano su progetti concreti, attraverso lezioni in aula, ore di laboratorio pratico, incontri con aziende e experience tour. - Come è stato accolto finora l'invito a presentare candidature?
Abbiamo avuto moltissime richieste già per la prima edizione e stiamo raccogliendo le tante manifestazioni di interesse che arrivano da tutta Italia per i prossimi percorsi formativi. Penso che la presenza di partner dalla solida reputazione, dei migliori professionisti del settore e della rete di Esxence siano stati la base importante dalla quale partire.
- Milano è un polo strategico per le aziende e gli eventi del settore. In che modo il collegamento con questa rete industriale può giocare un ruolo nella formazione dei futuri esperti?
Esatto. Milano e la Lombardia sono una zona fertile per questo settore, si pensi alla grande capacità di reagire dopo la pandemia, investendo in innovazione e sostenibilità. Su un fatturato di circa 12 miliardi di euro a livello nazionale, circa 8 miliardi sono nella sola regione Lombardia
Esxence - The Art Perfumery Event, che ha fatto di Milano il momento d’incontro della profumeria artistica a livello internazionale quest’anno ha registrato un record che non ci aspettavamo…10.300 presenze, professionisti da tutto il mondo ma anche tantissimi italiani!
E’ naturale e giusto per noi partire da qui, guardando però a tutta l’Italia che raduna tantissime eccellenze, grandi professionisti e futuri talenti. - Ci farebbe anche un piccolo spoiler sui professionisti ospiti del corso?
Il corpo docente è composto da più di 20 professionisti del settore con maturata esperienza nel campo della profumeria e della cosmetica: esperti e professionisti che stanno portando il loro know-how ai nostri studenti.
La direzione didattica è affidata a Beatrice Balzarotti, che da molti anni collabora con noi sui contenuti di Esxence. esperta in Antropologia Sensoriale. Laureata in Comunicazione e Nuovi Media e specializzata in Antropologia ed Etnologia ha ricoperto molti ruoli nel mondo del profumo, dalla laborantine, all’evaluator e come consulente per la comunicazione e la formazione.
Tra i contributi avuti in questa prima edizione posso citare alcuni dei più grandi nasi italiani come Maurizio Cerizza, che ha insegnato agli studenti Tecniche di composizione e formulazione, e Luca Maffei che ha condotto una lectio sul processo creativo alla base di un profumo. Gli aspetti legati alla fisiologia dell’olfatto sono stati trattati da Anna D’Errico, neuro scienziata e divulgatrice scientifica. Silvio Levi interverrà per raccontare la profumeria artistica tra passato e futuro. CFF ha supportato il corso portando gli studenti nei propri laboratori e permettendo loro di conoscere da vicino tutti gli aspetti legati al profumo grazie a lezioni con molti dei professionisti della casa essenziera: composizione, regolamentazione, marketing e evaluation. Abbiamo inoltre lezioni che riguardano più da vicino la comunicazione e il linguaggio legato alle fragranze con giornalisti e scrittori. Sui social IPI stiamo piano piano presentando tutti i professori e gli insegnamenti, è davvero una faculty d’eccellenza.
Il nostro obiettivo è coinvolgere più attori possibili in tutta la filiera poiché Italian Perfumery Institute è un progetto che deve da un lato supportare chi vuole entrare a fare parte del mondo del profumo, ma dall’altro essere di supporto alle aziende del nostro territorio per permettere di far crescere le nostre risorse. - Siamo quasi alla fine del semestre. Quali sono i feedback e gli input che avete ricevuto dagli studenti fino ad oggi?
Gli studenti sono entusiasti. E’ una classe molto eterogenea: alcuni di loro sono molto giovani altri hanno già avuto esperienze nel settore, altri ancora sono professionisti che desiderano intraprendere un business nuovo. E’ emozionante vedere come sono uniti dalla passione per questo settore.
Ad Esxence hanno avuto modo di essere presenti e protagonisti: abbiamo dedicato loro uno spazio nella zona partner e c’è stata una conferenza dedicata alla Scuola.
A fine giugno terminerà il corso e dovranno fare un breve tirocinio e sono molto diversi ruoli professionali nei quali desiderano mettersi in gioco. - Ultima cosa, ma non meno importante, quali sono i prossimi progetti per il futuro per ampliare e migliorare l’idea di formazione?
Abbiamo creato IPI – Italian Perfumery Institute con l’intento di offrire percorsi di conoscenza, studio e approfondimento che valorizzino le eccellenze del nostro Paese e offrano nuove possibilità di impiego in una filiera, quella del profumo e della bellezza, che ogni anno genera sempre più valore.
Attiveremo la seconda edizione di questo corso in autunno e stiamo già lavorando ad un Master Executive. Viste le richieste che ci arrivano da ogni parte d’Italia speriamo di poter raggiungere anche le altre regioni e di crescere coinvolgendo i tanti straordinari docenti e professionisti che si occupano di olfatto e profumeria. L’obiettivo dopo tanti anni di lavoro ora è guardare al futuro delle nuove generazioni.