Follow your nose – Le scuole di Profumeria pt.3 – Studiare Profumeria al Grasse Institute of Perfumery (GIP)

2023 . 06 . 15 | scritto da Chiara Toniello

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Continua il viaggio di Essencional alla scoperta delle migliori scuole di profumeria e dei corsi per diventare naso e per acquisire competenze necessarie alle altre professioni legate al mondo del profumo e degli odori. Questo approfondimento è dedicato al Grasse Institute of Perfumery (GIP) dove abbiamo potuto effettuare un interessante percorso di scoperta della scuola e della sua importanza per il mondo della profumeria grazie al Direttore, Alain Ferro, che ci ha accompagnato personalmente durante la visita.

Il Grasse Institute of Perfumery (GIP) è una tra le scuole più rinomate e riconosciute a livello mondiale. Fondato da Prodarom, nel 2002, a Grasse, nel cuore del distretto dei profumi della Provenza, il GIP è famoso per il suo percorso professionalizzante di 18 mesi - “International Technical Degree in Fragrance Creation and Sensory Evaluation” – e nella sua offerta didattica offre anche corsi di durata più breve, ad esempio, i corsi di specializzazione su aromi e cosmetica e le richiestissime classi estive di profumeria, rivolte anche agli appassionati.

Un edificio storico di stile provenzale dei primi del ‘900, circondato da un giardino e attorniato da colline è il suggestivo luogo dove studenti internazionali, provenienti da ogni parte del mondo trascorrono il loro periodo di formazione. Studiare a Grasse significa studiare nella capitale della profumeria in Europa: Grasse dal 2018 è sito UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità per le competenze nella coltivazione delle piante, la conoscenza e la lavorazione delle materie prime naturali e l'arte della composizione del profumo, e sede di svariate aziende della filiera di produzione della profumeria.

Il Profumiere

Alain Ferro, Direttore del GIP, ci ha accolto all’entrata del suggestivo edificio e ci ha accompagnato in una speciale visita alla sede della scuola che ci ha permesso di scoprire i luoghi in cui si formano i futuri nasi e i professionisti dell’olfatto di domani e ci ha raccontato cosa significa studiare al GIP.

E: Che tipo di corsi offre il Grasse Institute of Perfumery?

AF: “La scuola offre un’offerta formativa completa, composta di corsi di lunga durata, professionalizzanti e corsi più brevi, focalizzati su aspetti specifici dell’arte olfattiva.
Come corsi professionalizzanti, che si rivolgono a chi vuole imparare un mestiere nell’ambito della profumeria, abbiamo un percorso tecnico internazionale, l’“International Technical Degree in Fragrance Creation and Sensory Evaluation”, che rappresenta un percorso di formazione completa per imparare l’arte e la tecnica necessarie alla creazione di fragranze e alla loro valutazione e un corso per diventare “Assistente tecnico in Fragranze, Aromi e Cosmetici”, la cui prima prossima edizione sarà disponibile nel 2024.

Il corso “International Technical Degree in Fragrance Creation and Sensory Evaluation” si compone di un percorso didattico di 18 mesi durante i quali lo studente impara le competenze base della profumeria: conoscere le materie prime e come utilizzarle, saper classificare e riconoscere i principali gruppi di fragranze, creare e comporre accordi. Sono previsti inoltre vari approfondimenti necessari allo svolgimento della professione: regolamenti internazionali per le fragranze e prodotti cosmetici, tecniche di analisi (gascromatografia e spettrometria di massa), applicazioni dei profumi nei prodotti per l'igiene personale (shampoo, gel doccia, creme, ecc.).

Strumento di Valutazione

Nel corso dell’anno scolastico sono previste diverse visite a coltivazioni di materie prime e alla raccolta delle stesse durante la fioritura - es. violetta, mimosa, rosa, lavanda, gelsomino – che rappresentano momenti fondamentali per costruire il bagaglio culturale del naso/valutatore, visto che permettono agli studenti di approfondire le varie tipologie e della materia prima, gli aspetti di coltivazione con i produttori, oltre che gli aspetti sensoriali visivi e olfattivi: profumo, colore, aspetto.

L’anno scolastico termina con un viaggio: ogni anno la classe ha l'opportunità di fare un viaggio di scoperta delle materie prime all’estero; negli ultimi anni sono state visitate la Calabria (Italia) alla scoperta del Bergamotto e Firenze alla scoperta dell’Iris e del museo Villoresi.
A coloro che superano con successo l’esame finale, un project work aziendale, è rilasciato il certificato di "Laurea tecnica internazionale in creazione di fragranze e valutazione sensoriale", previo completamento di un tirocinio formativo di sei mesi.

I corsi più brevi invece sono previsti su vari livelli (principiante, intermedio e avanzato) e approfondiscono differenti temi: abbiamo attivato un corso sulla cosmetica e le fragranze naturali, un corso per la produzione di saponi e candele e un corso sulla degustazione olfattiva: quest’ultimo corso si rivolge a sommelier e a chi necessità di competenze olfattive per la degustazione di vino, tè, caffè e cioccolato. Abbiamo poi alcuni corsi brevi che vengono realizzati in estate, tra Giugno e Settembre, le “Fragrance Summer School” sempre suddivise per livelli che hanno lo scopo di fornire alcune informazioni di base sulla storia della profumeria e il suo vocabolario, e che comprendono anche delle interessanti visite ad aziende e al giardino e ai luoghi di coltivazione delle materie prime: gelsomino, lavanda, tuberosa. Queste classi sono principalmente rivolte agli appassionati.”

Completa l’offerta formativa in aula anche il corso “Assistente tecnico in Fragranze, Aromi e Cosmetici” dedicato a chi ha un background di chimica e volto ad approfondire l’analisi pratica delle materie prime e degli aromi.”

Sintetici vs Naturali
Materie Prime
Il Laboratorio
Materie Prime

Percorrendo le varie stanze dell’edificio, Alain ci fa entrare in un’aula…senza studenti. All’interno un’insegnante spiega la lezione di fronte a una webcam, di fronte a lei un videoproiettore proietta l’immagine della sua “aula a distanza”, un gruppo di una decina di allievi che in videoconferenza segue le spiegazioni e interviene nella lezione con domande. Insomma, abbiamo una dimostrazione pratica e live di cosa significhi studiare in modalità e-learning al GIP.

E: È quindi possibile seguire i corsi da remoto, in modalità e-learning?

AF: “Durante la pandemia come tutti gli enti di formazione, ci siamo attrezzati per non fermare l’attività didattica. Mentre i corsi professionali di lunga durata e le classi estive sono stati pensati per essere fruiti in presenza, ad oggi, abbiamo due corsi in modalità e-learning: il primo, di livello base, sulle materie prime, il secondo sulla creazione di fragranze. Questi corsi di circa 15 ore di lezione sono in diretta e sono possibili grazie ad un kit di 50/60 materie prime che viene utilizzato dallo studente, che può quindi seguire la lezione da casa e interagire con l’insegnante e i compagni. Grazie al kit lo studente ha la possibilità di approfondire lo studio delle materie prime e delle famiglie olfattive. Mentre nel corso di livello 2, lo studente impara a ricostruire accordi semplici e complessi e le diverse famiglie olfattive e a creare una fragranza.”

E: Cosa contraddistingue il GIP rispetto ad altre scuole?

AF: “Il GIP è stato fondato da PRODAROM (il sindacato nazionale francese dell’industria della profumeria, NdA), pertanto i nostri corsi sono professionalizzanti e anche quelli brevi hanno un approccio estremamente pratico. I nostri insegnanti sono tutti professionisti, con esperienze concrete nelle aziende di settore.
Abbiamo una connessione molto forte con le realtà produttive locali e il nostro corso “International Technical Degree in Fragrance Creation and Sensory Evaluation” è sponsorizzato dalle aziende del distretto proprio perché è destinati a creare profili con competenze professionali pratiche e impiegabili in azienda. Questo ci consente di avere percentuali di placement molto alte dopo la frequentazione della scuola, anche considerando che al termine del corso gli studenti della classe svolgono un periodo di stage presso un’azienda.
L’approccio pratico fa parte anche della struttura del corso, visto che durante il percorso tecnico di 18 mesi, gli studenti lavorano su un project work finale che verrà poi presentato dall’azienda sponsor dell’edizione dell’anno, questo consente agli studenti di lavorare su alcuni casi reali completi, dal brief alla realizzazione: nell’ultimo anno è stato toccato il tema della sostenibilità ed assegnato il compito di creare una fragranza e un profumo solido, con attenzione alla profumeria sostenibile e alla nozione di upcycling.

E: E’ difficile accedere al GIP?

I nostri corsi brevi sono ad accesso libero, ma “L’International Technical Degree in Fragrance Creation and Sensory Evaluation” è un corso limitato a 12 studenti e vi è un rigoroso processo di selezione che comprende l’analisi del cv e dei test di ammissione - test di logica, creatività, riconoscimento delle materie prime e un’intervista da un comitato selezionatore. Le selezioni si svolgono su scala mondiale e vi è la possibilità di effettuarle presso delle sedi all’estero, questo ci consente di avere una vera e propria classe internazionale, con studenti provenienti da tutto il mondo.

La deadline per l’application all’International Technical Degree è il 31 Luglio 2023.


E: Quanto costa un corso al GIP?

“L’International Technical Degree in Fragrance Creation and Sensory Evaluation” costa circa 13.300 EUR ma sono previste delle borse di studio a copertura della retta grazie alle sponsorship delle aziende che collaborano con la scuola.
I corsi brevi di specializzazione hanno un prezzo variabile da 1800 a circa 2500 eur.

Non solo profumi, ma anche….aromi

Dopo averci mostrato vari laboratori dotati di strumentazione tecnica e comprendenti “librerie” di materie prime e uno speciale laboratorio di applicazione pratica dotato dell’’organo del profumiere, usciamo dall’edificio principale per raggiungere il giardino ed entrare in una sezione separata dell’edificio.

Lo stabile è composto da diverse stanze, veri e propri laboratori, che oltre alla strumentazione, comprendono vari armadi contenenti boccette di materie prime, di vetro scuro o alluminio. “Questa è la sezione dedicata agli aromi alimentari” che vengono approfonditi soprattutto nel corso di “Assistente tecnico in profumi, aromi e cosmetica”.

Alain ci fa fare una vera e propria degustazione olfattiva di svariati aromi alimentari. Alcuni si dimostrano subito riconoscibili, altri invece ci richiedono più tentativi e proviamo a indovinarli. È un gioco divertente e rimaniamo stupiti della quantità di aromi possibili che rappresentano la maggior parte dei cibi che conosciamo: dal caffè, al cioccolato, ai biscotti, al formaggio. Sembra quasi impossibile che annusare una semplice mouillette possa restituirci il profumo croccante del bacon o l’intensità di una tazzina di espresso, come se li avessimo di fronte.

Il Frigorifero degli Aromi

Quando si pensa alle professioni legate al mondo dell’olfatto, non è immediato pensare alle professioni legate al mondo degli aromi naturali o artificiali utilizzati nell’industria alimentare. Eppure, è un ambito significativo visto che l’uso degli aromi alimentari è necessario per i cibi prodotti industrialmente, al fine di arricchirli sotto il profilo del gusto e dell’olfatto e anche per recuperare sapori che possono essersi degradati nel corso della produzione o per cui si vuole evitare la perdita che si può verificare durante una lunga conservazione a scaffale.


Al GIP è quindi possibile approfondire il comparto degli aromi alimentari, in tema di approvvigionamento, caratteristiche olfattive e gustative, applicazione, valutazione di problematiche di sicurezza e qualità.

Nel corso della nostra visita scopriamo che alcuni di questi aromi, i più delicati, vengono conservati a temperatura controllata in frigorifero. Alain ci avvisa: “questo è il frigorifero degli aromi più intensi” e di colpo ci ritroviamo ad annusare mouillette che ci restituiscono l’odore del gorgonzola, del brie e di altri formaggi della tradizione francese, come se avessimo il formaggio a pochi centimetri dal naso.
Sicuramente non conoscevamo la ricchezza di queste materie prime che ci ha lasciato davvero stupiti!

Dopo aver annusato decine di materie prime, il nostro naso ha raggiunto la saturazione, Alain Ferro ci fa strada e ci fa salire verso una meravigliosa terrazza decorata con qualche pianta di tuberosa e che si rivolge verso una bellissima vista sulle colline della Provenza.

Alain ci racconta le ultime news della scuola: il network del GIP è molto esteso e vi sono continue richieste di studenti da tutto il mondo. Sono stati creati anche dei corsi ad hoc, in modalità e-learning e in lingua cinese, taiwanese e Russo.

Questa scuola di eccellenza nella cornice pittoresca di Grasse è l’esempio di come la ricchezza del luogo in termini di piante, industria, competenza professionale abbia origini storiche e salde, ma anche come sia totalmente aperta e connessa al mondo e operi in una dimensione internazionale.

È stata una visita che ci ha incuriosito e affascinato, in uno dei luoghi più suggestivi della Francia, ma ci è rimasta la voglia di annusare altre materie prime e di approfondire ulteriormente il mestiere del naso. Non ci resta che programmare un’altra visita e ritornare a Grasse alla scoperta di nuove materie prime, dei fiori locali e delle attività del GIP, intanto ringraziamo Alain e i suoi collaboratori per tutte le cose che ci hanno mostrato, a bientot!