Esxence 2023 – Best of Show Seconda Parte
2023 . 04 . 27 |
Nella prima parte del Best of Show da Esxence – The Art of Perfumery Event 2023 ci siamo occupati dei numeri della tredicesima edizione della fiera, mettendo in luce i commenti raccolti da espositori e professionisti, oltre ai nuovi trend del settore. Attualmente c’è un’ondata di ottimismo unita al sentimento condiviso che la Profumeria Artistica goda di buona salute, e questo si evince anche solo guardando alle nuove proposte del packaging. Ora però passiamo in rassegna le principali tendenze olfattive.
BENESSERE / BUONUMORE
Quello che abbiamo passato tutti durante il momento di uscita dalla pandemia, nella ricerca della salute, della serenità e della rinnovata fiducia in un futuro migliore, ha regalato tantissime ispirazioni ai creativi della profumeria. Un tema attuale a livello olfattivo e di comunicazione è il Benessere, inteso come cura di sé unito al desiderio di tutto ciò che è salutare e fa bene stare bene con il corpo che con la mente.
La frutta non solo regala sfaccettature moderne in profumeria (solo di recente le estrazioni naturali sono entrate a far parte della tavolozza del profumiere, assieme a varie specialità fruttate). La loro fragranza dissetante e vitaminica strappa sempre un sorriso sui nostri volti rimandandoci a colori allegri e consistenze gradevoli.
Appositamente studiato dal parfumeur-maison Maxence Moutte in base agli studi di Givaudan sugli aromi che inducono benessere, l’ultimo nato da Le Jardin Retrouvé Osmanthus Liu Yuan ci circonda con le soavi note di albicocca delle fioriture dei famosi giardini classici di Suzhou (Liu Yuan). Agrumi vibranti ed un delicato letto di the al gelsomino ed iris apportano tenacia e morbidezza facendone la migliore incarnazione di questa tendenza. Tutto ciò trova corrispondenza anche nella fantastica installazione creata dall’artista della carta ed appassionato di fragranze Cristian Marianciuc che ha modellato delicati e pittoreschi paesaggi includendo flaconi di profumo e figure umane.
Dalla China a New York, un altro giardino in fiore stavolta è contenuto nell’ultimo lancio di Ulrich Lang Suncrest che sfuma dall’osmanto-albicocca di 17, Nandan Road ad una dolcissima pesca per un drydown da far venire l’acquolina.
L’aspetto più lucente di questo taglio gustoso è reso dall’energia vivificante dello zenzero affettato al momento e delle esperidi frizzanti di C’est Rebelle, lo spettacolare nuovo arrivato nella linea di Lucien Ferrero ora ribattezzata Anthologie.
Oltre ai frutti succosi, le verdure croccanti aiutano parimente a migliorare la propria energia, anche solo respirandole. Questa direzione interessante era già nell’aria l’anno scorso con la collezione Le Potager di L’Artisan Parfumeur e Limited Edition per i 60 anni di Diptyque Kyoto incentrata su un cuore di barbabietola rossa, ma ora sta davvero prendendo piede grazie a nuove materie prime come la formidabile estrazione di finocchio presentata ad Esxence dal Senior Perfumer di Mane Veronique Nyberg durante il panel “Leading by a nose: Perfumers speak out on education, diversity and creativity”.
Direttamente dall’orto domestico, l’interpretazione più spiritosa e sbarazzina sentita al MiCo è di certo la novità della casa britannica Bel Rebel. Grazie ad un pisello gigante in tinta con il vistoso sfondo verde pisello dello stand, era impossibile non fermarsi a sentire & the pea: sembra proprio di sgusciare dei piselli novelli nell’avvio inatteso di note verdissime e vegetali che si stemperano poi in un floreale disinvolto e primaverile dai toni rosati e cipriati.
A lungo relegato nella schiera dei vizi proibiti e delle dipendenze, oggi la marijuana ha perso il suo charme pericoloso grazie all’introduzione delle varietà depotenziate e alla diffusione a norma di legge dell’erba come ingrediente per cibi e bevande, senza menzionare il suo uso sempre più frequente a scopo curativo di patologie neurologiche che l’ha riscattata anche come farmaco. La nuova ventata di fragranze ispirate alla cannabis ben si colloca in questo mood benessere, dove perde i suoi tratti fumosi a favore di una rilettura più verde e dolciastra del tema.
RITORNO ALLA NATURA
Sebbene ad oggi sia un’inclinazione che dura da diverse stagioni, il desiderio di ricongiungersi alla natura va ancora alla grande dopo varie restrizioni e periodi di lockdown. Foglie bagnate, tranci rampicanti e frutti sconosciuti incorniciano specchi d’acqua e ruscelli gorgoglianti, invitandoci a sedere all’ombra e a godere della vita all’aria aperta.
Ispirato dalla sposa del Re Nabucodonosor e dai mitici giardini pensili di Babilonia a lei dedicati, Anima Mundi Amytis (Michele Marin) segna l’inizio di un nuovo corso del marchio lastricato di fiori verdi rigogliosi e rivoli d’acqua che attraversano la ghiaia cantando il loro inno d’eterna giovinezza a germogli, campanule e giacinti mollemente adagiati su velluti color smeraldo.
Allo stesso modo, Etat Libre d’Orange tratteggia l’apatia di un languido pomeriggio estivo passato alla spiaggia di Parigi lungo la senna con Sous le pont Mirabeau (Mathieu Nardin), che rende omaggio alla poesia di Guillaume Apollinaire con tinte acquarellate, scintillante pepe rosa e la frescura malinconica delle foglie di fico e del legno di sandalo.
Più caldo ma altrettanto vegetale, il nuovo Rubini Odenaturae (Cristiano Canali) ispirato alle liriche pastorali del poeta romano Virgilio è una passeggiata fra i campi dorati del maggengo illuminati dal sole dei fiori di camomilla. Decisamente rilassante.
Che sia estate o inverno, anche in profumeria la natura è godibile tutto l’anno e il più poetico racconto d’inverno lo racchiude Christele Jaccquemin nel suo Enlightment; il rizoma d’iris diventa paesaggio olfattivo dove il larice e la salvia apiana (una salvia usata nei rituali sciamanici indiani) tratteggiano nell’aria fiocchi di neve silenziosi, cieli di grigio perlati e il brivido dell’aria fredda su per le narici.
FIORI| FIORI | FIORI
In un certo senso parte della tendenza vegetale ma tornati per conto loro al massimo splendore, i fiori sono l’espressione più glamour della gioia, della libertà e della speranza verso il futuro. Soprattutto i fiori bianchi, dagli intramontabili fior d’arancio, tuberosa e il meno gettonato gelsomino fino ai più attuali gelsomino sambac e champaca, si intrecciano per delineare una eleganza raggiante.
L’ultimissimo Fath’s Essentials di Jacques Fath Jasmin de Toscane cattura a meraviglia questa joie de vivre. L’ispirazione arriva dalla direttrice creativa Rania Naim che ha voluto distillare l’odore del gelsomino in fiore nei pressi della sua casa natale a Beirut, dato che non aveva mai sentito una bellezza simile in un profumo. Così s’è fatta spedire per via aerea un ramo a Parigi da sua sorella. Grazie alla ricostruzione tramite headspace, il profumiere Jean-Christophe Hérault ha imbottigliato una spumeggiante cascata di fiori di gelsomino sambac indiano, gelsomino grandiflorum e tant pour tant, il mix nocciolato di farina di mandorle finissima e zucchero a velo in parti uguali usato per fare i macaron, in un jus che va a braccetto con la sua precedente creazione Vetiver Gris.
Dal gelsomino alla gardenia il passo è breve, ed un bouquet di fiori bianchi crea l’illusione della gardenia tahitiensis nel nuovo Les Parfumeurs du Monde Blanc de Chine firmato da Patrice Revillard, che ci restituisce un vaporoso fiore tropicale baciato dal sole.
Fiore rasserenante per eccellenza, il tiglio entra a pieno titolo in questo florido tema floreale come proposta più informale. Laboratorio Olfattivo Til.. (Luca Maffei) assicura tutta la leggerezza di piccoli fiori color crema che si schiudono a tarda primavera.
Il bouquet classico di mughetto, rosa di maggio e ylang-ylang vive una seconda giovinezza grazie all’opulenza mielata della champaca in Else di Francesca Dell’Oro (Michele Marin), ispirato al romanzo di Arthur Schnitzler “La Signorina Else”, che segna una svolta per il marchio. Il culmine del dramma esige la crudeltà decadente del garofano a regalare un pizzico di erotismo per una scia inebriante.
Floribunda che in latino significa “carica di fiori” calza a pennello con la ripresa dai giorni bui della prigionia, l’attesissimo fiorire di nuove opportunità, progetti, arti e relazioni umane ben tradotto dal rigoglio dei fiori. Seppur non sia direttamente utilizzata in profumeria, Floribunda è anche una varietà di rose i cui mazzi di petali arruffati e coloratissimi sono una grande fonte di ispirazione. La rosa non è mai uscita di scena in verità, ma questa tendenza apporta spunti innovativi al suo fascino immortale, spingendo questo archetipo divino oltre gli schemi convenzionali.
L’ibridatore di rose ed iris padovano Davide Dalla Libera debutta col suo marchio Rosae Virtus proponendo quattro fragranze che traggono ispirazione alle bellissime varietà coltivate nel suo vivaio. La perla fra le quattro proposte è Rosa Hiemalis, una rosa fredda tratta dalla rosa chinensis “Old Blush” che suggerisce con gli aspetti aromatici del crisantemo un inverno di erbe brinate dal verde salvia al malva che offrono riparo dalle intemperie ad una rosa color mirtillo.
SCIENZA| MITI & CREDENZE POPOLARI
“Usciremo migliori da questa situazione.” Quante volte l’abbiamo sentito negli ultimi anni? Ne siamo usciti grazie alla nostra intelligenza o al nostro istinto? Probabilmente con entrambi, perché siamo umani e quindi fatti di entrambi. Senza dubbio la scienza ha reso le nostre vite migliori ed oggi possiamo curare molte malattie che erano mortali decenni fa. D’altro canto, miti e credenze ogni tanto ci riportano ai valori fondamentali mostrandoci da dove veniamo e qual è la strada per un domani più luminoso, a volte anche solo per gioco, senza prendersi troppo sul serio. Entrambe le ispirazioni sono tendenze emergenti.
La scienza non solo sta ridefinendo la tavolozza del profumiere grazie alla ricerca avanzata di materie prime da approvvigionamento responsabile, ma le fragranze che ne derivano presentano note inedite. Per la prima volta, questa visione coinvolgente esce dal laboratorio per portare ad un consumatore sempre più consapevole una nuova poetica sacksiana.
Se le Molecules di Geza Schoen possono essere considerate delle precorritrici del concetto, negli ultimi anni due espositori ad Esxence l’hanno reso evidente. Il primo è Headspace Paris, che fa leva sulla tecnologia che fin dagli anni ’70 ha cambiato la profumeria consentendo di analizzare l’odore delle piante dal vivo per riprodurlo in vitro. Ricostruzioni particolari come l’odore della tempesta o un flute di champagne millesimato diventano il contesto per sublimare attraverso l’immaginazione materie prime naturali di altissima qualità come la salvia sclarea o il legno di sandalo.
L’ultimo è Scentologia che punta su estrazioni innovative come SymTrap di Symrise capace di catturare le sostanze odoranti volatili dalla lavorazione di frutta e verdure per la preparazione di composte e zuppe. L’ iperrealistica estrazione SymTrap dal mango alla base del nuovo Syn.ergy (Pierre-Constantin Guéros) interpreta il più succoso ed ottimistico floreale-fruttato sentito in fiera.
A proposito di credenze popolari, in Italia nessuno può competere con Napoli. Se la fortuna è cieca, la sfortuna ci vede benissimo e i fondatori di Nobile 1942 Massimo e Stefania, napoletani veraci, amano scherzarci sopra. Il loro Antimalocchio (Mariaceleste Lombardo) è concepito per fare da scudo contro il malocchio grazie alla piccantezza giocosa del peperoncino contrastata dalle erbe aromatiche come il basilico e da una scia di legni caramellati. Corni rossi e ferri di cavallo su tutto il packaging ne fanno il nuovo portafortuna con cui inondarsi nella migliore tradizione partenopea.
Ispirato agli antichi trattati di numerologia, la collezione Numerus di Spiritum Paris mira ad ottenere protezione attraverso i numeri, potenti talismani cosmici, restituendo inoltre al profumo il suo senso originario, quello di rituale per risvegliare la connessione di corpo e mente con il divino, per usare le parole del fondatore Jonathan Dufour. Basato sull’accordo signature di salvia, incenso e legno di sandalo, noti per essere protettori e purificatori, il numero 5 – Mystic Warrior (Philippe Paparella-Paris) convoglia energia illimitata e pienezza in una ambra ardente di labdano dalle sfumature di liquirizia e miele con accenti cuoiati.
In molte religioni si possono trovare tradizioni sapienziali che formano il nucleo del saggezza primordiale dell’umanità. In alcune culture è la scoperta di Atlantide. In altre è il viaggio al centro della terra di verniana memoria. Portando questa discesa avvincente ad un nuovo livello, Agarthi – Scent Core debutta con quattro fragranze ispirate ad un mondo leggendario coi suoi paesaggi da sogno immersi nella luce irreale di riflessi cristallini. Approdando via mare alle rive nascoste di Hidden Shores (Cécile Matton) si giunge a tranquille scogliere, vinti dall’aroma avventuroso dei boschi di conifere e bacche selvatiche, circondati dal silenzio e dalla calma del sottobosco.
GOURMAND EVOLUTO
L’evoluzione delle note edibili in profumeria continua, allargando la tavolozza cioccolato-caramello-popcorn che abbiamo sentito per decenni dopo Angel di Thierry Mugler con una gamma più matura e materica.
Le note lattee si trovano all’interno di molte creazioni uscite negli ultimi due anni, impiegate per aggiungere rotondità e spessore ad accordi di caffè con le loro nuance cremose, o nei thè matcha e Lapsang souchong in cui suggeriscono la morbidezza nocciolata del chai. In particolare, la nuova ondata di legno di sandalo stupendo prodotto nell’area pacifica protagonista anche al SIMPPAR l’anno scorso trova qui il suo posto d’elezione apportando naturalezza e grana con la sua legnosità biscottata.
Come “caffè”, anche la parola “fanfarone” viene dall’arabo farfār che significa «chiacchierone, superficiale, volubile», perciò è perfetta per cogliere l’abitudine italiana di cincischiare al bar parlando e bevendo caffè. Divertente e provocatorio, State of Mind Fanfarone Italiano (Karine Dubreuil-Sereni) rende omaggio all’Italia col suo caffè liquoroso.
Da Parfums de Nicolaï preferiscono il loro caffè speziato: si capisce subito appena sentito Caravanserail Intense dove Patricia de Nicolaï circonda l’amarezza tostata del caffè con volute di cardamomo, chiodo di garofano e immortelle, dal sentore simile a quello del curry, per poi tuffarla nella morbidezza polposa di un fruit-chouli contemporaneo.
Olfactive Studio amplia la sua Sépia Collection mettendo in cantiere tre fragranze dedicate al thè. La prima nata è Smoky Soul di Marc-Antoine Corticchiato. Incentrata sul thè Lapsang Suchong, l’amarezza fumosa delle foglie fermentate è addolcita dall’osmanto e dal gelsomino sambac. La mano vellutata del patchouli e la salinità dell’assoluta di alga spingono un effetto umami e chypre terribilmente chic.
L’irresistibile gusto dei carboidrati è fra le sfumature più recenti in profumeria. Che sia il giallo paglierino dell’avena o l’iridescenza perlacea del riso, la gamma appetitosa dei cereali regala nuova vita alla sfaccettatura gourmand, andando a meraviglia in composizioni sia dolci che sapide.
La migliore incarnazione di questa tendenza sentita ad Esxence è un’istantanea in nero e seppia, ma ricca di sfumature ad opera di Meo Fusciuni. L’ultima creazione di Giuseppe Imprezzabile Sogni è una dichiarazione d’amore per il paese del sol levante scritta con l’aroma ieratico dei templi e i vapori familiari delle ciotole di riso bollito, simboli impermanenti della passione e del sottile erotismo giapponese.
CLASSICS RELOADED
Se i profumi monolitici e squillanti continuano a piacere ad un pubblico allargato, di novizi in cerca soprattutto di sillage e persistenza mostruosi, l’inevitabile appiattimento dovuto a badilate dei soliti noti come ambrocenide, ambermax ed altre potentissime ambre stridenti ha fatto scattare il desiderio di raffinatezza e di composizioni cangianti come gemme preziose. Questa è anche l’occasione per i giovanissimi di esplorare le pietre miliari della profumeria classica e di apprezzare uno stile più sfumato.
A cinque anni dalla rinascita di Iris Gris con il nome di L’Iris de Fath, la fragranza leggendaria indossata da Rita Hayworth ed altre stelle dell’età d’oro del cinema, Jacques Fath lancia L’Iris de Fath eau de parfum (Patrice Revillard), versione più abbordabile ma ugualmente mozzafiato. Scrittura più lineare, non rinuncia ad esaltare l’iris in 3D con sfumature talcate, floreali e vegetali sostenute dal classico bouquet di rosa e gelsomino. Il glorioso velluto di pesca che l’ha reso celebre qui è delicatamente ravvivato per una mano più giovane ed allegra che non dispiacerà agli amanti del vintage.
Da una leggenda di Hollywood all’altra, il nuovissimo L’Astre di Le Galion fa rivivere la bellezza ammaliante di Ava Gardner. Cospargendosi copiosamente di Sortilège, Ava un giorno chiese a Paul Vacher di realizzarle un profumo su misura, che il profumiere Rodrigo Flores-Roux ha rimasterizzato divinamente in questo floreale scintillante. La radiosità dello zenzero, il cardamomo e la freschezza aromatica del finocchio portano i fiori bianchi alle stelle, dove duettano il fior d’arancio e il gelsomino vagamente retrò. Le vere Dive non escono mai senza guanti, ed l-elegantissimo drydown fa altrettanto accarezzando la pelle con un morbido pellame scamosciato che aggiunge sensualità ed un pizzico di mistero.
Appellandosi alla nostalgia per un’epoca più recente ed informale, sin dall’etichetta coloratissima 70’s MOOD di UÈRMI gioca con l’arte, la musica, il design e la moda della cultura hippie. Questo “fougère legnoso” moderno (al mio naso più un ambrato legnoso) apre con la freschezza del pepe rosa e del cardamomo a contrasto con l’intensità del patchouli, vera stella della fragranza, qui resa più accattivante grazie al cioccolato e ad un morbido letto di vaniglia e resine.