Sempre più consumatori decidono di spendere i loro soldi in prodotti di aziende che prendono sul serio il loro impatto sull’ambiente, sul mondo vegetale, animale e umano. Per questo motivo nel mondo del beauty vi è, negli ultimi anni, un trend che non accenna affatto a diminuire: quello dei prodotti cruelty-free. Questo articolo spiega cosa si intende con tale termine, le alternative potenziali o già in essere e quali problemi terminologici ci celano dietro ad esso.

Un’interessante intervista a Émilie Coppermann, una profumiera presso Symrise con la passione per i fiori che spiega come, in seguito all’elevata domanda di materie prime prodotte rispettando il pianeta, le fragranze più leggere e i bouquet floreali siano tornati alla ribalta.

Con il Covid-19, come si sa, molte cose sono cambiate… Lo stesso è accaduto alle abitudini di acquisto dei consumatori. Ciò ha fatto sì che, oltre all’enorme incremento delle vendite online rispetto a quelle in-store sia cambiato anche l’approccio dei consumatori a ciò che decidono di comprare. In tal senso, hanno avuto un boom le recensioni online, tant’è che molte attività hanno deciso di inserirle all’interno dei loro e-commerce, social network e email marketing. Le persone infatti prima di acquistare un prodotto vogliono sapere le opinioni di chi ha già acquistato e provato sulla sua pelle quel determinato prodotto. C’è solo un problema: troppo spesso le recensioni sono ancora fake, fatte in seguito a sponsorizzazioni o contratti e pertanto non sincere e veritiere….

Alcuni paesi, municipalità, organizzazioni e associazioni hanno lanciato iniziative di assistenza alle piccole imprese per aiutare le aziende che soffrono gli impatti economici del COVID-19.
In questo articolo, 15 fondatori e dirigenti di marchi spiegano quali di questi programmi statali o privati hanno applicato o sono interessati ad applicare alla loro attività.

Suzy Le Helley, profumiera presso Symrise, risponde ad alcune delle domande più gettonate riguardo la riformulazione dei profumi: perchè alcuni marchi sono costretti a riformulafre le loro fragranze, se e quali relazioni ci possono esser tra riformulazione e tecnologia, se è meglio o necessario essere trasparenti con i clienti dopo aver riformulato un profumo...

Il mondo del beauty è ancora fatto di standard "perfetti" e di stereotipi: modelle molto alte, magre, giovani e belle con la pelle bianca che fanno da testimonial per i più disparati prodotti per la skincare o il makeup. Ma cosa ne è delle minoranze etniche, di coloro che non sono più giovani e che non si sentono per niente rappresentati dalle pubblicità di prodotti anti età i cui testimonial sono modelle giovani e brillnti con una pelle perfetta, o di quegli uomini che decidono di prendersi cura della loro pelle e del loro aspetto e che non possono comprare alcuni prodotti senza un accenno di imbarazzo o vergogna....?

Questo articolo approfondito sul musk, passa in rassegna le proprietà di questo popolare ingrediente mostrandone le caratteristiche, il suo uso in profumeria, i metodi di estrazione, spiegando le famiglie di musk e molte altre informazioni interessanti e si conclude con una lista dei profumi più famosi che contengono alte concentrazioni di questo ingrediente.

Un prodotto beauty "carbon neutral" non rilascia anidride carbonica nell'atmosfera. Ma tutto ciò è davvero realizzabile? Se ciò non fosse al momento possibile, come fare in modo di evitare di produrre diossido di carbonio? Una spiegazione molto chiara del significato di "carbon neutral" e dei rischi del greenwashing.